LIBRI, Guglielmo. (1803 - 1869).1847
"Il Conte Pepoli, che avrò l'onore di vedere stamani dal nostro generale avrà la bontà di recarvi questa lettera. Ei vi dirà che i miei dolori di stomaco hanno ricominciato e che mi preparo a passare un cattivo ritorno".
Due pagine in 8vo di mm. 205x182, su bifolio. Rapida grafia in corsivo, inchiostro nero. Buono stato di conservazione.
Interessante e istruttiva lettera dall'esilio di Parigi, firmata e datata Parigi 24 settembre 1847. Guglielmo Libri, eminente matematico, era all'apogeo della carriera: insignito della Legion d'onore, cattedratico presso il College de France. Ma era anche nel pieno della sua attività di trafficante di libri e l'anno seguente sarà formalmente denunciato. In questa lettera ragguaglia il suo corrispondente sul modo più sicuro per inviargli "lettere o altro": utilizzando la copertura del Sig. Guizot "ogni cosa giungerà sicuramente". Nel 1847 Guillaume Guizot era presidente del Consiglio.
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