Autograph manuscript of poetry. MENGOTTI. Lot n° 590
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MENGOTTI, Francesco Rodolfo. Sonetto Enigmatico. Gioco del Ombre. Mss., s.l., XVIII secolo
8vo, 205x148; pp. 4 nn, 1 carta non numerata; grafia in corsivo, leggibile, inchiostro seppia e bruno. Nel foglio sciolto viene ripetuto, con inchiostro bruno meno marcato e grafia più ordinata, il poemetto dedicato al Gioco delle Ombre. Buona conservazione.
Importante manoscritto autografo, con rari poemetti settecenteschi. Il Sonetto enigmatico è presente, insieme ad altro simile, tra le opere dell'abate Mengotti. Il primo verso "Io non son creator, né creatura" si ispira forse al verso 91 del canto XVII del Purgatorio di Dante: "né creator né creatura mai". Soluzione dell'enigma è la lettera "M". I successivi versi "Gioco del ombre" si riferiscono alla guerra di successione spagnola (1702-1713) e agli atteggiamenti degli stati coinvolti; nell'ultima pagina, con grafia più rapida, il sonetto inedito "L'imperatore così parla alli condottieri...". Francesco Rodolfo Mengotti, 1709-1786, letterato e teologo, fu dignitario nel monastero di Poschiavo, in Svizzera, dal 1749 al 1758. Fu autore di scritti polemici a favore della fede cattolica e poesie in latino e in italiano: circa 14000 versi dedicati a temi molto diversi, religione, filosofia, morale, geografia, storia locale. Sono stati pubblicati solo pochi sonetti in forma di enigmi: gran parte della sua opera poetica è andata perduta insieme con i manoscritti relativi. La sua arte poetica tradisce l'influenza dell'Illuminismo italiano e dell'Accademia romana di Arcadia. Cfr. F. Menghini, «Un latinista poschiavino del 700: Francesco Rodolfo Mengotti», in QGI, 16, 1946, 61-64.
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