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Lot n° 295

Illustrated Book. ZOCCHI. Scelta di XXIV vedute...

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ZOCCHI, Giuseppe. Scelta di XXIV vedute delle principali contrade, piazze, chiese, e palazzi della citta di Firenze.Firenze, Giuseppe Allegrini, [1744]. Album in folio grande. 580x400 mm. Legatura coeva piena pelle, traccia di titolo e fregi sul dorso, tagli rossi a spruzzo. Dedica figurata all’Imperatrice Maria Teresa, incisa da F. Morghen su disegno di Zocchi, Frontespizio allegorico su doppia pagina inciso da J. G. Seuter su disegno di G. Magni, 24 Tavole su doppia pagina numerate I-XXIV incise da diversi artisti sui disegni di Zocchi. Difetti alla legatura con pelle sfregata, internamente insignificante restauro all’angolo inferiore del Frontespizio, taglio marginale riparato alla tavola XIII, qualche lieve difetto occasionale, complessivamente esemplare in ottimo stato di conservazione, tavole con brillante inchiostratura e ampi margini. Prima edizione della più prestigiosa serie di vedute settecentesche di Firenze. La suite degli spettacolari disegni di Zocchi, che illustra tutte le principali attrazioni di Firenze, palazzi, monumenti, feste è magistralmente realizzata da 15 diversi incisori, fra i quali J.A.Pfeffel, J.S.Muller, C.Gregori; nelle cinque tavole incise da Sgrilli interviene anche Zocchi che incide le figure. La tavola che precede il Frontespizio contiene la dedica di Andrea Gerini all'imperatrice Maria Teresa d'AustriaL’opera, che riscosse enorme successo, fu poi ristampata a Firenze da Giuseppe Bouchard nel 1754 e nel 1757. Unito con: ZOCCHI, Giuseppe. Vedute delle ville, e d'altri luoghi della Toscana. Firenze, Giuseppe Allegrini, 1744Frontespizio allegorico inciso da J. G. Seuter su disegno di Zocchi, 50 tavole non numerate, in orizzontale, 440x580mm, una carta incisa in fine con indice. Insignificante strappo al margine inferiore della tavola VI, per il resto ottimo stato di conservazione, tavole con brillante inchiostratura e ampi margini. Prima edizione. Questa raccolta di vedute delle ville toscane è assai importante per la storia dell’architettura e dei giardini italiani. L'opera fu commissionata dal Marchese Andrea Gerini (1691-1766) per celebrare le bellezze della Toscana sull'esempio del vedutismo veneziano che proprio in quegli anni aveva raggiunto il suo massimo splendore. Giuseppe Zocchi incise tutte le tavole avvalendosi dei disegni di diversi artisti, tutti di alto livello, quali G. B. Piranesi, M. Marieschi, G. Giampiccoli, G. Wagner, P. Monaco, F. Morghen, G. Filosi ed altri. Il risultato fu eccellente e quest'opera rimane come uno dei libri più significativi del '700 toscano. Rarissime prime edizioni. Magnifico esemplare con le due opere di Giuseppe Zocchi unite insieme. Il pittore Giuseppe Zocchi (Fiesole 1716/7 - Firenze 1767) fu il più importante esponente del vedutismo fiorentino. Tra il 1739 e il 1741 soggiornò a Venezia: fu un'esperienza fondamentale che segnò la sua formazione. Nel 1740 eseguì affreschi per Gabriello Riccardi. Nel 1754 Zocchi fu nominato pittore per il laboratorio di pietre dure e fornì i disegni per oltre sessanta quadri che furono prodotti dall'Opificio delle Pietre Dure. Oltre ad essere un incisore, è stato anche un illustratore di libri.La sua opera di vedute di Firenze, commissionata e finanziata dal marchese Andrea Gerini e dedicata a Maria Teresa d'Austria, fu prodotta dallo stampatore fiorentino Giuseppe Allegrini. La serie, progettata per "mettere davanti agli occhi di curiosi osservatori, soprattutto stranieri, i punti di vista più nobili e affascinanti", ebbe un tale successo che ben presto divenne un prototipo per altre iniziative editoriali simili, intraprese a Roma, Venezia e altre Città europee.Per le “Vedute”, cfr. MIllard: “The principal etchers of the Vedute delle ville were Giuseppe Benedetti, Pietro Monaco, Filippo Morghen and Joseph Wagner. [?] Among the better-known contributors to the series were the Venetians Michele Marieschi (1696.1743), who in 1741 published his own series of views of Venice, and Giovanni Battista Piranesi (1720-1778) [?] The 'Ville' print series is an architectural history of these buildings, defining the representation and self-fashioning of a building type. In contrast with the villas of the Veneto, it is astonishing how few of the elements of classical architecture, such as porticoes, columns, pediments, or parapets with statues, are in use”. The work is offered with a valid export license.